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Con una alimentazione crudista non tutti i nutrienti si assimilano meglio

Un alimentazione crudista vegetariana o vegana, con 50-60% di alimenti crudi porta sicuramente giovamento, ma un alimentazione crudista al 100% può avere i suoi limiti, alcuni cibi meglio mangiarli cotti che crudi e vediamo il perchè.

                                          

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Sono sempre più numerose le persone convinte che l’alimento crudo sia meglio di quello cotto, perché più “vivo”, più ricco di principi nutritivi.

Ma è davvero così?

Un ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ricerca per Alimenti e Nutrizione Andrea Ghiselli è convinto di no: Numerosi studi hanno dimostrato come una lieve cottura possa far aumentare il potere antiossidante di molti ortaggi e favorirne anche la biodisponibilità e assorbimento da parte dell’organismo.

Il calore infatti rompe le pareti delle cellule vegetali, che possono trattenere al loro interno numerose sostanze utili e preziose per il nostro organismo.

Per chi segue un alimentazione crudista vegetariana o vegana

Da uno studio dell’ Inran e dell’Università di Napoli è emerso, che il contenuto in folati di cavolfiori, broccoli, asparagi cotti a vapore, pur calando del 10% rispetto a quello degli stessi ortaggi crudi, è assai più facilmente assorbibile.

La cottura migliora la biodisponibilità di alcune sostanze come ad esempio del licopene, quel pigmento rosso contenuto ad esempio nei pomodori che ha un azione antiossidante utile nella prevenzione dei tumori, sopratutto per quelli alla prostata. Infatti quando si cuoce il pomodoro di licopene se ne produce fino a cinque volte di più.

Come mai?

David Heber, direttore del Centro per la nutrizione umana dell’Università della California, ha scoperto il perché: il calore della cottura, disgrega e rompe le pareti delle cellule del pomodoro, liberando tutto il licopene e lo rende completamente assorbibile dall’apparato digerente.

La stessa cosa vale per le carote, spinaci, asparagi, cavoli, peperoni e molti altri vegetali, che se cotti (preferibilmente a vapore), forniscono una maggiore quantità di carotenoidi e acido ferulico.

Ma bisogna dire chemangiare cibo crudo ha anche i suoi effetti positivi.

Per esempio, le carote crude hanno più polifenoli, anche se il contenuto di beta-carotene si assimila meglio se le carote sono cotte; i broccoli crudi più sulforafano, sono però sconsigliati crudi se soffrite di tiroidite perchè le crucifere sono alimenti gozzigeni.

La vitamina C è una vitamina termolabile che si distrugge dunque con il calore ma – spiega Ghiselli – è vero che  è anche vero che una corretta alimentazione è talmente ricca di questa vitamina, da garantirne comunque abbastanza.

Ricordiamo anche che esistono alcuni cibi detti gozzigeni sono considerati gozzigeni tutti quegli alimenti che se consumati crudi apportano sostanze in grado di interferire con il metabolismo dello iodio, e quindi chi soffre di tiroide non dovrebbe mangiarli crudi.

Gli alimenti gozzigeni  sono quelli appartenenti alla famiglia delle crucifere (colza, cavoli, rape, crescione, rucola, ravanello, rafano) e nel latte delle vacche nutrite con questi vegetali rientrano anche altri alimenti, come la soia, gli spinaci, il miglio, la tapioca e la lattuga. Se cotti invece non interferiscono con la tiroide.

Puoi approfondire l’argomento “Alimenti gozzigeni” leggendo questo articolo: GLI ALIMENTI GOZZIGENI: COSA SONO E QUALI SONO?

Per chi segue un alimentazione crudista onnivora

Ma con la carne e con il pesce crudi, come la mettiamo?

Nel caso degli alimenti di origine animale l’alimentazione crudista comporta più rischi che vantaggi.

La cottura riesce infatti a distruggere salmonelle e batteri che possono inquinarne le carni e provocare intossicazioni anche gravi e i rischi di intossicazione vengonoo azzerati solo dalla cottura.

I controlli igienici oggi sono tali da ridurre drasticamente il pericolo infatti difficilmente sentiamo casi di intossicazione da carni di manzo e vitello crude e nemmeno da uova d’allevamento industriale, grazie alle regole igieniche imposte dall’Unione Europea, ai controlli e alle severe leggi a livello nazionale.

Invece il pesce, se si vuole mangiarlo crudo, va prima congelato rapidamente a temperature inferiori a -20 °C per almeno 24-36 ore, questo perchè l’abbattimento termico uccide i parassiti.

Infine anche il latte se comprato crudo, va sempre bollito, per evitare possibili intossicazioni.

Leggi anche questo articolo: Mangiamo più cibo crudo perchè le verdure se cotte oltre i 42° perdono importanti enzimi e nutrienti

 

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N.B.: Le informazioni fornite su questa pagina hanno scopo puramente informativo; esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico.

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