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Lo sapevi che i tumori si nutrono di zucchero bianco

Uno studio fatto dalla “Science” conferma che le cellule malate sono affamate e golose di zucchero bianco

All’origine di molti tumori, ci possono dunque essere delle trasformazioni locali che rendono i tessuti in un terreno fertile per la crescita idi cellule malate. Mutamenti che possono essere causati da una scorretta alimentazione, magari ricca di zucchero bianco.

Ciò che mangiamo avrebbe dunque un ruolo importante.

Nuovi studi ormai assegnano all’insulina funzioni più articolate, in molti casi favorevoli allo sviluppo dei tumori. L’insulina, che prima veniva considerata solo per ciò che accade quando scarseggia, come nel diabete, o per la sua funzione di regolatrice degli zuccheri nel sangue.

Si è constatato infatti che le persone obese (che spesso hanno elevati livelli di insulina), così come quelle che soffrono di diabete, hanno un rischio considerevolmente superiore alla media di sviluppare un cancro e di morirne rispetto a quanto si verifica nei malati normopeso.

Le cellule tumorali, per crescere in provetta, hanno bisogno di molto zucchero, di molta insulina e di ormoni simili a essa (come l’insulin-like growth factor 1 o Igf1) ed esprimono sulla loro superficie molte proteine fatte apposta per captare insulina e Igf1, di norma quasi assenti.

Da decenni i ricercatori, non riuscivano ad attribuire loro una spiegazione razionale, ma negli anni successivi altri tasselli sono andati nella stessa direzione e che aiuta a spiegare anche altri effetti finora oscuri, come il fatto che chi si sottopone a restrizioni caloriche (che causano un crollo dell’insulina) ha un rischio inferiore di avere un cancro.

In sintesi, le cellule per diventare tumorali farebbero ricorso a circuiti metabolici specifici e diversi da quelli usati dalle cellule sane per incamerare molto zucchero e, grazie all’insulina e all’Igf1, per utilizzarli non solo come fonte di energia, ma anche come materiale per produrre tumori.

Se questa è la situazione,  ciò che mangiamo è davvero fondamentale, nello sviluppo e nella crescita di molti tumori.

Alcuni studi sulla correlazione tra zucchero bianco e tumori

Cristiano Simone, ricercatore dell’Università di Bari e dell’Istituto Mario Negri di Santa Maria Imbaro, autore di studi importanti in materia finanziati anche dall’Airc (Associazione italiana ricerca sul cancro) in questa intervista afferma:

“…Oggi abbiamo un’idea molto più articolata dell’influenza dell’alimentazione sul rischio-cancro, e sappiamo appunto che l’insulina è cruciale…Al centro di molte reazioni che legano l’insulina all’innesco della proliferazione neoplastica c’è una proteina chiamata P38 alfa…In provetta e nei modelli animali, se si blocca questa proteina, sottolinea Simone, si arresta la crescita delle cellule malate e anzi, se ne induce la morte…”

Glicemia, insulina, livelli di infiammazione, fattori di crescita. “Si tratta di fattori che con diversi meccanismi stimolano la proliferazione cellulare” è questo quanto afferma anche il Dottor Franco Berrino.

Otto Heinrich Warburg sin dagli anni ’30 constatò una differenza tra le cellule sane e quelle cancerose e cioè la velocità di flusso della glicolisi: questo fenomeno è tuttora conosciuto come effetto Warburg.

“…Le cellule tumorali, possono avere livelli di attività glicolitica fino a 200 volte superiori a quelli dei tessuti sani, anche in presenza di grandi concentrazioni di ossigeno. Questo fenomeno fu spiegato da Warburg  attraverso l’osservazione di un elevato consumo locale di ossigeno, che ne genera concretamente una carenza nelle cellule tumorali, con conseguente innalzamento dei livelli di glicolisi. Nelle cellule tumorali, non si verifica l’effetto Pasteur che rallenta la glicolisi in presenza di una adeguata quantità di ossigeno…” (estratto da: Wikipedia)

Anche i ricercatori dell’Istituto Huntsman di Cancro dell’Utah, hanno scoperto che lo zucchero nutre i tumori.

La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Proceeding dell’Accademia Nazionale di Scienza, e Don Ayer, Ph.D., professore del Dipartimento delle Scienze Oncologiche dell’Università dell’Utah afferma che:

“…Dal 1923 si sapeva che le cellule tumorali utilizzano il glucosio molto di più delle cellule normali. La nostra ricerca aiuta a dimostrare come si viene a capo di questo processo e come la crescita del tumore si può controllare…”

Il Dottor Thomas Graeber,professore di farmacologia molecolare e medica, ha fatto ricerca su come il metabolismo del glucosio riguarda i segnali biochimici presenti nelle cellule cancerogene.

Sulla ricerca pubblicata il 26 giugno 2012 sulla rivista “Sistemas de Biología Molecular” il Dottor Graeber e i ricercatori del suo team,dimostrano che il non agire del glucosio, cioè privare le cellule cancerogene del glucosio – attiva un anello metabolico di indicazione che conduce alla morte delle cellule cancerogene dovuto all’accumulo tossico di specie reattive di ossigeno (ROS). [1]

[1] Fonte: Privación de Glucosaactiva un circuito de señalizaciónmetabólicaseñalizando un bucle de amplificaciónconduciendo a la muertecelular MolecularSystemsBiology, 2012

 

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