Mangiare solo frutta a volte può farti sentire lo stesso gonfio. Ecco perchè…
Mangiare solo frutta se non combinata bene può portare a gonfiori intestinali
Tante volte capita che appena mangiamo la frutta ci gonfia la pancia come un cocomero, addirittura capita a certe persone anche quando decidono di mangiare solo frutta.
Ecco un piccolo segreto sulla frutta, per mangiarla senza problemi.
Bisogna stare attenti ai differenti tempi di digestione della frutta rispetto alla pasta, i legumi e tutto quello che mangiamo ogni giorno;
La frutta si digerisce molto velocemente: rimane infatti per circa mezz’ora nello stomaco, per poi passare nell’ intestino, dove avviene l’assorbimento delle vitamine e degli altri nutrienti. Carboidrati, proteine e grassi hanno invece una digestione molto più lunga e complessa.
Per questo mangiare durante lo stesso pasto frutta ed altri cibi comporta alcune conseguenze negative:
- La frutta fermenta nell’intestino: questa è la causa dei gonfiori e dei dolori (fa eccezione solo l’ananas che contiene la bromelina e la papaya che contiene la papaina, due enzimi particolari che aiutano il processo della digestione e sono indicati quando si mangiano proteine, perchè aiutano la digestione).
- Amidi e proteine non vengono digeriti bene, perché la frutta interferisce nel loro processo digestivo;
- Le sostanze nutritive come le vitamine vengono assorbite poco o per niente.
Quindi bisogna mangiare la frutta lontano dai pasti e non come purtroppo spesso succede dopo il primo, secondo, contorno e magari anche un dolcetto.
Mangiare solo frutta a digiuno e possibilmente rispettando le combinazioni tra i vari tipi di frutto. Vediamo come classificare e combinare la frutta.
Classificazione della frutta
Herbert Shelton fu un medico americano nato nella prima metà del 1900. Fu fondatore delle teorie igieniste per mantenere la salute, alla cui base si pone un corretto regime alimentare e una corretta combinazione degli alimenti, famosi i suoi libri tra cui “La Facile Combinazione degli Alimenti“, cosi come in Italia lo è stato Luigi Costacurta precursore dell’igienismo, famoso il suo libro “La nuova dietetica“.
La frutta può essere classificata in:
- frutta dolce: albicocche, angurie, banane, cachi, fichi, datteri, mango, meloni, fichi d’india, papaia, nespole, pere, susine, uva.
- frutta acida: ananas, kiwi, mandarini, mandaranci, fragole, arance, limoni, cedri, pompelmi, ribes, uva spina.
- frutta semi-acida: amarene, cachi, ciliegie, lamponi, melograni, pesche, mela, mirtilli, more, prugne, more del gelso.
- frutta oleosa: avocadi, mandorle, noci, nocciole, noci di cocco, pistacchi, pinoli, arachidi.
Secondo gli igienisti: Si può associare solo la frutta semi-acida con quella oleosa, il resto della frutta non va asscoiata con nessun altro alimenti, ad esempio mischiare frutta dolce con frutta acida crea fermentazione intestinale, le classiche macedonie infatti sono da evitare se non combinate in maniera esatta.
La regola fondamentale, secondo l’igienismo, è di mangiare solo frutta e possibilmente lontana dai pasti, per permetterle il transito in uno stomaco vuoto, quindi circa un’ora prima di ogni altro pasto o 3-4 ore dopo, per evitare fenomeni di fermentazione e quindi di gonfiore addominale.
Quando mangiare la frutta, quindi?
A colazione o a merenda negli spunti pomeridiani: in questi casi la frutta è un alimento perfetto perché sazia e non appesantisce.
Oppure fare ogni tanto un pasto di solo frutta è una buona idea, soprattutto d’estate quando fa molto caldo o quando si c’è necessità di rimanere leggeri: le quantità sono libere, se ne può mangiare a sazietà, possibilmente mangiando un solo tipo di frutto per volta e no macedonie, perchè come già detto anche le macedonie possono creare fermentazione intestinale.
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N.B.: Le informazioni fornite su questa pagina hanno scopo puramente informativo; esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico.
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