solanina nelle patate

Solanina nella patate, state attenti: ecco alcuni accorgimenti da prendere

Le patate vanno mangiate sbucciate per ridurre il contenuto di un alcaloide chiamato solanina.

Questo alcaloide è presente in maggiori concentrazioni nella buccia e nelle parti “verdi” della patata, colorazione dovuta all’esposizione alla luce o al freddo è buona abitudine asportare le parti verdi. 

Diventa pericolosa e tossica se assunta in dosi superiori a 25 milligrammi per 100 grammi, ma è bene come al solito non creare allarmismi.

Per intossicarsi è necessario che una persona del peso di 70 kg, mangi in un solo pasto 2 kg di patate.

I sintomi dell’avvelenamento in genere appaiono dopo circa 8-12 ore dal pasto e si manifestano con:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea
  • accelerazione del battito del cuore (tachicardia)
  • dilatazione della pupilla (midriasi)
  • depressione del sistema respiratorio e di quello cardiovascolare.
  • l’ingestione di solanina provoca raramente la morte ma può causare delle emorragie

Sui danni della solanina è uscito nel 2013 un libro di Linda Sacchetti, Solanina: mangiare patate senza mal di pancia, Pentàgora (2013), in cui racconta alcune ricerche sperimentali seguite per due anni dall’autrice.

Quando la solanina è presente in maggiore concentrazione?

  • Vengono raccolte ancora immature, devono essere raccolte ben mature e conservate non oltre 5 mesi al fresco e al buio.
  • Hanno una colorazione verde sulla buccia per effetto dell’esposizione alla luce solare.
  • Sono presenti germogli sull aparte esterna.
  • Quando iniziano ad appassire e mostrano una buccia invecchiata.
  • Sono danneggiate o malate.
  • Il tipo di cottura disperde la solanina maggiore nelle patate bollite in acqua con la buccia che nelle patate cotte senza buccia in pentola a pressione
  • Le patate biologiche hanno il 30% in meno di solanina, ma attenzione a non esporle alla luce altrimenti aumenta la percentuale di solanina.

La solanina è presente nei pomodori “verdi” per questo andrebbero mangiati ben maturi dove la solanina è presente in concentrazioni molto basse e nelle melanzane che non andrebbero mai mangiate crude, inoltre coprire con del sale le fette di melanzane prima della cottura riduce la presenza di alcaloidi, la buccia nelle melanzane non andrebbe mai tolta perchè è ricca di antociani che sono degli antiossidanti che danno il colore blu nero alla melanzana.

La solanina nel pomodoro maturo e nelle melanzane non danno alcun rilevante problema, dovremmo mangiarne da 2 a 4 kg alla volta per avere problemi di intossicazione.

 

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N.B.: Le informazioni fornite su questa pagina hanno scopo puramente informativo; esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico.

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